Il recupero di un'architettura rurale alpina nell'ambito di un Progetto cofinanziato dall’Unione Europea
L'edificio originario, composto da 2 unità abitative, si presentava strutturato da un corpo di fabbrica originario a due piani fuori terra adagiati su un forte pendio del terreno e un ampliamento risalente agli anni '60 del '900 fortemente visibile per il linguaggio edilizio utilizzato nei materiali e nelle forme.
La percezione nel complesso era notevolmente compromessa, pertanto si è deciso realizzare degli elementi di mitigazione che costituissero la nuova pelle di questo edificio utilizzando i materiali propri della storia del luogo, ovvero il legno e la pietra.
In particolare si è riportato a nudo la pietra dei primi due livelli stuccandola con malte a base di calce e sabbia del posto, si è ricostruita la bussola d'ingresso al primo appartamento (peraltro interamente ristrutturato ricavando anche un servizio igienico estremamente confortevole in un ambiente a grotta originario della costruzione) e si è poi intervenuti a livello importante sull'ampliamento dei due piani superiori per mitigare gli elementi stridenti, ovvero la terrazza aggettante in cemento armato e la copertura troppo minimale nel suo complesso. La scelta di creare una grande parapetto continuo a questa terrazza sembrava la soluzione più giusta per rilegare il tutto con giuste proporzioni.

Importante sottolineare che questo edificio costituisce uno dei tre edifici privati di una borgata montana della Bassa Val di Susa vincitori di finanziamento pubblico in conto capitale che ha coperto il 60% del costo di intervento. Il Bando per il Recupero dell'Architettura Montana e lo Sviluppo Rurale PSR 2007-2013 della Regione Piemonte (Progetto cofinanziato dall’Unione Europea mediante il fondo europeo agricolo di sviluppo rurale FESR ) per la quale lo studio ha seguito tutte le fasi di progettazione, direzione lavori e rendicontazione al fine dell'ottenimento del contributo economico.